Agevolazioni Fiscali

LA LEGGE SUL “MADE IN ITALY”

La legge sul “Made in Italy”: sostegno alle imprese femminili con valorizzazione dell’italianità

Approvata la Legge per la valorizzazione, la promozione e la tutela del “Made in Italy”, volta a far risaltare le eccellenze italiane nel mondo.

La normativa mira a sostenere le aziende italiane e a promuovere l’eccellenza italiana. Tra le diverse misure, gli strumenti di sostegno alla creazione e allo sviluppo di imprese a prevalente o totale partecipazione femminile.

L’obiettivo comune di tutte le misure proposte è quello di fornire supporto alle startup e PMI gestite da donne in questa fase economica e sostenerle anche a livello internazionale.

A livello nazionale ed internazionale, emerge che sono ancora troppo poche le donne che scelgono di creare un’impresa, di avviare una startup, di intraprendere studi scientifici.

L’obiettivo della misura è quello di definire un insieme di strumenti capaci di intervenire su profili quali la nascita di imprese, l’assistenza all’attività imprenditoriale, uno specifico supporto alle startup ad eleva- to contenuto tecnologico, una diffusione alle azioni condotte a livello regionale.

Ripartizione importi

Le somme sono così ripartite: 5 milioni di euro in contributi a fondo perduto e 10 milioni di euro in contributi a tasso agevolato.

Obiettivi

La legge, istituisce un’apposita riserva, per un importo di 15 milioni di euro, a valere sulle disponibilità del Fondo rotativo previsto dall’art. 4 del D.M. 30 novembre 2004, destinata al finanziamento di iniziative di autoimprenditorialità promosse da donne e allo sviluppo di nuove imprese femminili.

L’art. 45, comma 1, della Legge n. 144/1999, allo scopo di realizzare un sistema efficace ed organico di strumenti intesi a favorire l’inserimento al lavoro ovvero la ricollocazione di soggetti rimasti privi di occupazione, ha delegato al Governo l’adozione di uno o più Decreti legislativi contenenti norme intese a ridefinire il sistema degli incentivi all’occupazione ivi compresi quelli relativi all’autoimprenditorialità e all’autoimpiego, con particolare riguardo all’esigenza di migliorarne l’efficacia nelle aree del Mezzogiorno, e degli ammortizzatori sociali, con valorizzazione del ruolo della formazione professionale, secondo specifici princìpi e criteri direttivi.

In attuazione di tale delega è stato emanato il Decreto legislativo che reca, nell’ambito degli incentivi in favore dell’autoimprenditorialità (Titolo I), le misure in favore della nuova imprenditorialità nei settori della produzione dei beni e dell’erogazione dei servizi (Capo 01).

Le disposizioni del Capo 01 sono dirette a sostenere in tutto il territorio nazionale la creazione di micro e piccole imprese a prevalente o totale partecipazione femminile e a sostenerne lo sviluppo attraverso mi- gliori condizioni per l’accesso al credito.

Crediti agevolati e contributi a fondo perduto per l’autoimprenditorialità femminile

Ai sensi di legge, il Fondo può concedere:

    • Contributi a fondo perduto per l’avvio di imprese femminili (con particolare attenzione alle imprese individuali, alle attività libero professionali e alle attività avviate da donne disoccupate di qualsiasi età);

 

  • Finanziamenti a tasso zero o agevolati per avviare e sostenere le attività di imprese femminili.
    Le somme sono ripartite in 5 milioni di euro per contributi a fondo perduto e 10 milioni di euro per contributi a tasso agevolato.

 

È ammessa anche la combinazione di contributi a fondo perduto e finanziamenti. Le attività devono incentrarsi sulla collaborazione con le regioni e gli enti locali, con le associazioni di categoria, con il sistema delle camere di commercio e con i comitati per l’imprenditoria femminile, anche attraverso forme di cofinanziamento tra i rispettivi programmi in materia.

L’accesso al credito per le piccole e medie imprese a totale o prevalente partecipazione femminile è so- stenuto anche attraverso il riconoscimento di mutui a tasso zero e l’accesso agevolato alla Sezione speciale del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese – Sezione Pari Opportunità.

Beneficiari

I beneficiari degli gli strumenti di sostegno alla creazione e allo sviluppo di imprese a prevalente o totale partecipazione femminile sono le imprese:

  • costituite da non più di 60 mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione;
  • di micro e piccola dimensione;
  • costituite in forma societaria;
  • in cui la compagine sia composta, per oltre la metà numerica dei soci e di quote partecipa- zione, da soggetti di età compresa tra i 18 ed i 35 anni ovvero da donne.

Possono chiedere le agevolazioni anche le persone fisiche che intendono costituire un’impresa purché, entro 45 giorni dalla comunicazione di ammissione alle agevolazioni, facciano pervenire la documentazione necessaria a comprovare l’avvenuta costituzione dell’impresa e il possesso dei requisiti richiesti per l’accesso alle agevolazioni.

L’inclusione delle imprese agricole di nuova costituzione è stata inserita con il D.L. n. 23/2020 (art. 41, comma 4-ter).

Agevolazioni

I benefici consistono nella concessione di mutui agevolati per gli investimenti, a un tasso pari a zero, della durata massima di 10 anni e di importo non superiore al 75 % della spesa ammissibile (elevabile, in casi specifici, al 90 %) per cui l’entità dell’aiuto, in termini di sgravio sugli interessi, non può essere superiore a 200.000 euro nell’arco di tre esercizi finanziari.

In ogni caso, la misura massima delle agevolazioni concedibili non può superare il 90% delle
spese ammissibili.

Investimenti

Possono essere finanziate le iniziative che prevedono investimenti non superiori a 1,5 milioni di euro, ovvero in funzione della normativa prevista dal D.L. n. 34/2019 di 3 milioni di euro per le imprese costituite da almeno 36 mesi e da non oltre 60.

Le iniziative di investimento devono riguardare la produzione di beni nei settori dell’industria, dell’artigianato, della trasformazione dei prodotti agricoli ovvero all’erogazione di servizi in qualsiasi settore, incluso il commercio e il turismo, nonché le iniziative relative agli ulteriori settori di partico- lare rilevanza per lo sviluppo dell’imprenditoria femminile.

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