Tutte le partite Iva con un Pos o comunque con uno strumento che consenta il pagamento tracciato.

Spazio dunque anche alle app che consentono le transazioni tramite due telefonini.

Dal fotografo al collaboratore con partita Iva, tutti i commercianti ed i professionisti non potranno più fare orecchie da mercante altrimenti in arrivo, dal 1° luglio 2020, una sanzione amministrativa pari a 30 euro, aumentata del 4% del valore della transazione per chi rifiuta i pagamenti con carte di debito o di credito.

Tale obbligo riguarda tutti i soggetti che effettuano attività di vendita di prodotti e di prestazione di servizi, anche professionali (bar, pizzerie, ristoranti, gelaterie, artigiani, avvocati).

Per chi si adegua all’obbligo è stato previsto un credito di imposta del 30% sul costo delle commissioni relative alle transazioni elettroniche effettuate a condizione che, nell’anno di imposta precedente, non abbia avuto ricavi e compensi superiori a 400 mila euro.

Il credito di imposta potrà essere utilizzato in compensazione, mediante modello F24 e non concorrerà alla formazione del reddito ai fini delle imposte sui redditi né del valore alla produzione ai fini Irap.